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Vacanze nell'Appennino Cenni storici Con lantico nome di Tiphernum Mataurense (in corrispondenza con la Tiphernum Tiberinum oggi Città di Castello sulla valle del Tevere), SantAngelo era già municipio in età romana, di cui ci rimangono alcune testimonianze. Durante la guerra tra Ostrogoti e bizantini (VI secolo) il suo territorio fu raso al suolo, e il paese venne ricostruito interamente, e dedicato allArcangelo Michele, presso un guado sul fiume Metauro (da qui "in vado"). Dal IX secolo fece parte della provincia di Massa Trabaria. Dalla metà del XIV secolo fece parte del dominio della famiglia dei Brancaleoni, fino a che fu integrata nel ducato di Urbino (1437). Da questo momento la sua storia segue quella delle Signorìe che ressero in ducato e, poi, quella dello Stato Pontificio, nel quale entrò a far parte, come Diocesi, dal 1636. Il territorio e le attività economiche Nel Comune di Sant'Angelo la valle del Metauro ha ormai
iniziato ad allargarsi, il territorio è in buona parte costituito dalla piana
alluvionale del fiume circondata dai contrafforti dell'Appennino. Vi si
praticano varie attività agricole, in parte irrigue, compresa la coltivazione
del tabacco. I monumenti Al nucleo del centro storico che conserva quasi inalterata la fisionomia medievale, nei secoli successivi sono stati aggregati nuovi quartieri che pur inglobando palazzi preesistenti non ne hanno sconvolto la struttura. Percorrendo l'antico abitato si incontrano pregevoli chiese e palazzi, fra questi citiamo: la Basilica Cattedrale, di origini remote, venne trasformata nei secoli XVI e XVII, la chiesa di San Filippo a pianta ottagonale (sec. XVI), la chiesa di San Bernardino(sec. XVI), la chiesa di San Francesco (sec. XIV) con interni del sec. XVII, la chiesa e convento di S. Maria degli Angeli (sec. XVI), la chiesa di Santa Chiara ristrutturata nel sec. XVIII, la chiesa di Santa Caterina anch'essa ristrutturata nel sec. XVIII presenta un bel portale rinascimentale. Fra i palazzi sono da ricordare: il palazzo della Ragione (sec. XIV) residenza municipale fino al 1838, Palazzo Fagnani (sec. XVII), residenza municipale dal 1838, il palazzo Grifoni (sec. XV e XVI), Teatro "Zuccari", sec. XVII, trasformato negli anni '30 e recentemente restaurato. Immediatamente fuori dal certo la piacevolissima "Gavina" e il "Palazzetto", cinquecentesche residenze signorili di campagna attribuite a G. Genga Opere d'arte Le Numerose chiese e i palazzi contengono significative opere d'arte figurativa, fra queste citiamo: Chiesa di Santa Maria extra muros
Oratorio dell'Immacolata
Cattedrale
Palazzo Fagnani
Manifestazioni
Strutture turistiche
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