|Home| | |L'Alto Metauro| | |L'ambiente| | |I 5 Comuni| | |Le strutture ricettive| | |Ubicazione, itinerari, escursioni| | |Mappa del sito| |
Borgo Pace | Mercatello | Peglio |
Sant'Angelo | Urbania |
Vacanze nell'Appennino Cenni storici Di origini romane (l’antico Castrum Pilei), Peglio è un paesino posto sulla sommità di una ripa che si affaccia sull’alta valle del Metauro, tra Urbania e Sant’Angelo in Vado. Spicca sul piccolo borgo, di impianto medievale, l’antica Torre quadrangolare, che conserva un’importante campana con scritte gotiche. Il territorio e le attività economiche Il piccolo Comune è posto sulle alture che dominano il lato sinistro della valle e si estende in parte sulla piana alluvionale del Metauro. Vi si pratica un'agricoltura moderna; nella parte pianeggiante sono sorte industrie di trasformazione di prodotti agricoli (mangimifici) e altre collegate all'indotto della produzione di jeans. Grazie alla posizione panoramica sulla valle, nonostante le modeste dimensioni Peglio dispone anche di una considerevole struttura turistica. I monumenti Al nucleo del centro storico che conserva quasi inalterata la fisionomia medievale, nei secoli successivi sono stati aggregati nuovi quartieri che pur inglobando palazzi preesistenti non ne hanno sconvolto la struttura. Percorrendo l'antico abitato si incontrano pregevoli chiese e palazzi, fra questi citiamo: la Basilica Cattedrale, di origini remote, venne trasformata nei secoli XVI e XVII, la chiesa di San Filippo a pianta ottagonale (sec. XVI), la chiesa di San Bernardino(sec. XVI), la chiesa di San Francesco (sec. XIV) con interni del sec. XVII, la chiesa e convento di S. Maria degli Angeli (sec. XVI), la chiesa di Santa Chiara ristrutturata nel sec. XVIII, la chiesa di Santa Caterina anch'essa ristrutturata nel sec. XVIII presenta un bel portale rinascimentale. Fra i palazzi sono da ricordare: il palazzo della Ragione (sec. XIV) residenza municipale fino al 1838, Palazzo Fagnani (sec. XVII), residenza municipale dal 1838, il palazzo Grifoni (sec. XV e XVI), Teatro "Zuccari", sec. XVII, trasformato negli anni '30 e recentemente restaurato. Immediatamente fuori dal certo la piacevolissima "Gavina" e il "Palazzetto", cinquecentesche residenze signorili di campagna attribuite a G. Genga Opere d'arte Sono degni di nota
Strutture turistiche
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||