Vacanze nell'Appennino
Urbania
Cenni storici
Il territorio di Urbania fa parte dell'Appennino centrale, presenta i primi insediamenti già in età classica: il
municipio romano di Urbinum metaurense, localizzato a circa sei chilometri
dall’attuale città, fu infatti distrutto dai Goti tra il 535 e il 553 d.C. A
partire dai primi secoli della diffusione del cristianesimo (VI-VII secolo), la
zona si va arricchendo di abbazie, eremi, conventi e pievi. Il primo nome della
cittadina fu Castel delle Ripe: per la sua fedeltà alla parte guelfa, fu
distrutta due volte, nel corso del XIII secolo, dalla vicina città di Urbino.
Ricostruita nel 1282 per volere del Papa Martino IV, prese il nome di
Casteldurante.
Nel 1367 Casteldurante assunse il ruolo di capitale della Massa Trabaria, e dal
1424 fece parte del ducato di Urbino sotto le Signorie dei Montefeltro e dei
Della Rovere. In costante conflitto con la vicina Urbino, fu elevata a Diocesi
nel 1636, prendendo l’attuale nome di Urbania (da Papa Urbano II): da questa
data in poi fece parte dello Stato Pontificio.
Il territorio e le attività economiche
Nel Comune di Urbania la valle si è ormai allargata,
l'aspetto del territorio è caratterizzato dalla piana alluvionale del Metauro e
dalle colline che la circondano degradando dai più elevati contrafforti
appenninici. La campagna presenta ancora relitti delle tradizionali coltivazioni
mezzadrili, alberate, siepi, fossi ecc., elementi che concorrono a conferirle un
aspetto variegato e piacevole, tuttavia l'agricoltura che vi si pratica è
soprattutto un'agricoltura di tipo moderno, specie nella pianura spesso irrigua.
Da vari decenni la città ha conosciuto un processo di industrializzazione che
ruota soprattutto attorno alle numerosissime fabbriche di jeans che, producono
per i più importanti marchi nazionali ed esteri, e all'indotto di questa
produzione. Non mancano altre attività industriali: tipografie, mobilifici ecc.
Fortunatamente questo sviluppo è stato conciliato con le esigenze del rispetto
ambientale e Urbania conserva intatta la sua vocazione turistica che, oltre alle
attrattive rappresentate dai monumenti e dalle opere d'arte, offre la
possibilità di frequentare i laboratori dei ceramisti che, riprendendo la
tradizione della rinascimentale ceramica di Casteldurante, sono risorti
numerosi.
I monumenti
Il centro storico di Urbania
conserva monumenti architettonici risalenti a varie epoche. E documentato il
romanico dellantica torre campanaria della Cattedrale e il gotico, con
lantico portale della Chiesa dei morti (allinterno della quale si trova
il Cimitero delle mummie); ma la presenza più consistente è quella dello stile
rinascimentale: domina infatti la cittadina il Palazzo Ducale (sec. XV-XVI),
residenza dei duchi di Urbino, di cui sono da ricordare almeno le cantine
quattrocentesche, il Cortile dOnore (1454) e la Biblioteca Comunale
(fondata da Francesco Maria II Della Rovere); il complesso ospita inoltre il Museo
Civico e il Museo della Civiltà contadina. A un chilometro da Urbania si trova
il Barco, residenza di caccia dei Duchi urbinati; rimaneggiato dallarchitetto
Girolamo Genga nel 500, fu trasformato dai Frati minori Zoccolanti alla metà del
XVIII secolo. Tracce rinascimentali (con capitelli provenienti dal Palazzo Ducale di
Urbino) presenta anche lOratorio del Corpus Domini. Nella Chiesa di Santa
Caterina abbiamo segni di un barocco avanzato, mentre le chiese di San Giovanni
Battista del Parco e di San Francesco offrono esempi di architettura
vanvitelliana. La Cattedrale sorge sui resti dellantica chiesa abbaziale
di S. Cristoforo del ponte (sec. IX), e fu ristrutturata diverse volte:
lintervento maggiore è quello, in senso neoclassico, operato dallarchitetto
Giuseppe Tosi a metà del 700, mentre la facciata risale al 1870 e il nuovo
campanile al 1958. Annesso alla Cattedrale è anche il Palazzo Vescovile (sec.
XIV-XV), oggi sede del Museo Diocesano. Altri edifici importanti sono poi il Palazzo
Comunale (ricostruito a metà del XVI secolo), il Palazzo della Prepositura e
il Palazzetto del monte di pietà (entrambi del XV secolo).
Opere d'arte
Il ricchissimo patrimonio
artistico della città è conservato in massima parte nei due Musei (Civico e Diocesano) e
nelle numerosissime chiese. Qui diamo un elenco delle opere principali conservate nelle
divise per collocazione
Cattedrale:
- Crocifisso
di Pietro da Rimini (1320), collocato sullabside; rappresenta
lopera maggiore fra quelle qui conservate.
- La Pentecoste (fine XVI secolo) di Giustino Episcopi, pittore durantino di area
manierista.
- S. Ubaldo
e Natività di S. Giovannino (fine XVI secolo), di Giorgio Picchi.
Chiesa e convento di S. Francesco:
- Adorazione dei Magi
(sec. XVI)di Giustino Episcopi, una delle sue opere maggiori.
- Assunzione della Vergine
(1582), di Giorgio Picchi.
- Il presepe
(fine XVI secolo), sempre di Giorgio Picchi (primo altare a sinistra).
- Crocifissione
di A. Apolloni (sul secondo altare).
Oratorio del Corpus Domini:
- I Profeti
e Le Sibille, affreschi di Raffaellino del Colle (1540 circa).
- Cristo Risorto
e la Madonna del Velo, sempre ad opera di Raffaellino del
Colle.
- Lultima Cena
, tele di Giorgio Picchi del 1586, sullaltare maggiore.
- Cristo Morto
, scultura lignea del XV secolo ad opera degli intagliatori
dellalta valle del Metauro.
Museo
Civico ospitato (assieme alla biblioteca, con un importante fondo antico, e all'archivio
storico) nel Palazzo Ducale
- Collezione
di ceramiche di Castel Durante e di maioliche moderne di Federico Melis
- Collezioni
notevolissime di disegni e incisioni di artisti italiani, tedeschi e francesi dei sec. XVI
e XVII
- quadreria
con opere di Claudio Ridolfi, Domenico Peruzzini, Federico Zuccari ecc.
- Globi di
Gherardo Mercatore (1541 - 1551)
Museo Diocesano ospitato
nel palazzo vescovile (unitamente alla biblioteca e all'archivio)
- importante
collezione di ceramiche di Castel Durante
- Quadreria
Manifestazioni
- Sega la vecchia
(metà quaresima)
- Un fiore di città:
fine aprile,
- Sere destate
(Giugno/Settembre),
- Festa di San
Cristoforo Patrono (Luglio)
- Concerto lirico di
Ferragosto,
- Rassegna nazionale
dei Cori Polifonici (Settembre)
- Fiera delle Donne
(ottobre, la domenica dopo San Luca),
- Premio Poesia
Metauro (Novembre).
Strutture turistiche
Agriturismo Pieve del
colle |
Loc. Pieve del colle |
E-mail |
0722.317945 |
Sito |
Agriturismo del Frontino |
Loc. Frontiono, Acqualagna |
E-mail |
0721/708196 |
Sito |
Albergo Bramante |
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Hotel Meeting |
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Agriturismo Orsaiola |
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Agriturismo Ca' Serrantonio |
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Agriturismo Ca' Serrantonio
C. Ferri |
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Agriturismo La Caputa |
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Agriturismo Mulino della
Ricavata |
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Agriturismo Ca' Boscarini |
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Agriturismo Ca'
Terrazzano |
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Agriturismo
Sant'Alessandro |
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Agriturismo La Rosa Tea |
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Agriturismo Val di Noce |
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B&B Bianchi Maria |
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B&B Ca' Lacina |
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B&B Casa Mini |
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B&B Fox hill |
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B&B Oasi della pace |
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Country House Ca' Magagno |
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Country House Angelo Blu |
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Country House Parco
Ducale |
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Country House
Sant'Angiolino |
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Country & meditetion
house
La Mudia |
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Appartamento vacanze
San Cristoforo |
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Il Palazzo Comunale con la sua torre civica. Fu ricostruito a metà del XVI
secolo |
A Urbania la valle del Metauro si è ampliata |
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Il Palazzo Ducale residenza dei Duchi di Urbino oggi sede Della Biblioteca e
museo civici e di un museo della civiltà contadina |
Il Barco Ducale, già residenza di caccia dei Duchi di Urbino |
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Federico Barocci, La Madonna delle nuvole (fine sec. XVI, particolare),
chiesa del SS.Crocifisso |
Scuola romana, Urbano VIII, olio su tela, sec. XVII, Museo Civico.
Fu il Papa in onore del quale Urbania assunse il nome attuale abbandonando
l'antica denominazione di Casteldurante |
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Boccalino di Casteldurante (metà sec. XVI) Museo Civico |
Apollo insegue Dafne - Piatto Guido Durantino (1524 circa) Casteldurante o
Urbino, Museo Diocesano |
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Un Fiore di città è una ricca fiera-mercato di fiori e piante che si
svolge ogni anno in Aprile |
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